Domenica 25 settembre escursione a Cima Cece 2.754 m (Lagorai)

Domenica 25 settembre la Susat  organizza un escursione nel Gruppo del Lagorai, su Cima Cece (2.754 m)

Itinerario. Da Predazzo s’imbocca la strada sterrata che porta alla Malga Valmaggiore (1.620 m), dove si parcheggia nei pressi. Da qui si parte imboccando il sentiero con segnavia SAT 335 che risale la Valmaggiore fino alla Forcella Valmaggiore (2.180 m) dove si trova anche il Bivacco Paolo e Nicola. Prendiamo adesso il sentiero con segnavia SAT 349 che ci porta lungo un canalone posto sotto i Denti di Cece, fino ad arrivare su una cresta a quota circa 2.560. Ora si risale la cresta/dorsale su tracce di sentiero in mezzo a roccette fino ad arrivare in Cima Cece (2.754 m).
Escursione sulla cima più alta del Gruppo del Lagorai, teatro di guerra nella Prima Guerra Mondiale.

Partenza: 1.620 m
Quota  massima raggiunta: 2.754 m
Dislivello: 1.134 m circa
Tempo di percorrenza dell’itinerario: 6,30 ore
Ritrovo: parcheggio San Severino ore  7.00
Iscrizioni:  entro  le 12.00 di  sabato 24 settembre

Informazioni e iscrizioni  Paolo Pezzedi  al 348/4942455 .
Pranzo al sacco, non ci sono punti d’appoggio. Si consiglia di portarsi dietro vestiario pesante (giacca vento o similare, guanti, berretto, ecc), visto le temperature degli ultimi giorni.

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Prorogata al 16 settembre l’iscrizione al concorso fotografico “Noi crediamo…ancora”

È stato prorogato con scadenza venerdì 16 settembre 2011 il termine per l’invio delle fotografie al 3° concorso fotografico organizzato dall’associazione universitaria Art to Art dal titolo Noi crediamo… ancora Immagini che rappresentano l’Italia di oggi.

Presentato nello scorso luglio, il 3° concorso fotografico – organizzato dall’associazione Art to Art insieme al TAUT, con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento e rivolto ai giovani – intende indagare attraverso il mezzo fotografico l’Italia di oggi.
L’idea non è quella di celebrare il nostro paese ma, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, di riflettere sul nostro presente cogliendo attraverso la fotografia le immagini positive che danno ancora la spinta per pensare un futuro in questa nazione. Che cos’è infatti l’Italia di oggi? Quale presente si trovano a vivere i giovani? Come i giovani che hanno fatto il Risorgimento anche quelli di oggi si trovano ad affrontare sfide altrettanto importanti che, se non hanno la stessa valenza rivoluzionaria e politica, richiedono la stessa passione e fermezza.

Il termine ultimo per presentare le opere è stato prorogato al giorno venerdì 16 settembre 2011 entro le ore 24:00. Il bando con tutte le modalità di partecipazione e la scheda di partecipazione al concorso sono disponibili sul sito www.taut.it nella sezione Download. Le opere selezionate da una giuria di esperti saranno poi esposte in una mostra fotografica che verrà allestita nell’autunno 2011.

Premi
1° premio: 300 euro in buoni spendibili in materiale fotografico
2° premio: 200 euro in buoni spendibili in materiale fotografico
3° premio: 100 euro in buoni spendibili in materiale fotografico
Ulteriori informazioni possono essere richieste al seguente indirizzo art2art@hotmail.it oppure su Facebook – ART TO ART.

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Domenica 4 settembre escursione al Sass de Pùtia

Il versante di salita alla cima

Domenica 4 settembre la SUSAT organizza un’escursione alla cima del Sass de Pùtia  tra la Val di Funes e la Val Badia.

Itinerario: Da Chiusa si percorre la Val di Funes fino a San Pietro di Funes quindi si sale in direzione del Passo delle Erbe (Würzjoch – m 1987) ai piedi del versante nord del Sas de Putia. Dal Passo raggiungiamo la malga Munt de Fornella (m 2080) dove raggiungiamo l’itinerario ad anello che gira attorno la montagna. Verso destra ci dirigiamo verso i prati di Campaccio con, sullo sfondo, le Odle di Eores. Su un sentiero incominciamo a risalire i ghiaioni alla base della parete fino a Forcella di Putia 2357 m. Dalla sella seguiamo le indicazioni per la vetta risalendo un ripido sentiero fino ad un vasto ripiano ghiaioso ai piedi delle rocce terminali.

Discesa. Si ridiscende fino a Forcella Putia e da qui proseguiamo il giro attorno alla montagna verso sinistra. In discesa sino al vasto altopian dei Prati di Putia. Con percorso a saliscendi si tocca la malga gestita Ütia de Vaciara salendo poi dolcemente sino al Passo Goma (m 2111), dove passiamo nuovamente sul versante settentrionale della montagna. Il sentiero gira poi a sinistra attraversando, un bosco di conifere e poi un canalone ghiaioso per poi raggiungere pressoché in piano la malga Ütia de Goma (m 2030). Proseguendo si raggiunge nuovamente malga Munt de Fornella (m 2080) e quindi Passo delle Erbe.

 La ferrata: Gli ultimi 150 m di salita avvengono su rocce ripide e scoscese (I° grado) ma ben attrezzate con una breve e facile ferrata fino all’uscita sugli ultimi gradoni rocciosi che conducono direttamente alla sommità a quota 2.875 m. La vetta è molto panoramica specialmente verso nord – dall’Ortles al Grossglokner. (3 ore dalla partenza). Una ferrata breve e senza problemi, necessario in ogni caso piede fermo e assenza di vertigini.

 INFORMAZIONI

Difficoltà: E – EEA
Dislivello: 880 metri
Tempi: 3 ore in salita; 4 per la discesa e la seconda parte del percorso attorno alla cima (7 ore totali).
Ritrovo – partenza: Piazzale San Severino ore 7.00 di domenica 4 settembre.
Iscrizioni: entro le ore 12.00 di sabato 3 settembre contattando Marco Benedetti tel. 339 8630448 – telefono SUSAT 3348012399.

ATTREZZATURE RICHIESTE
Sono obbligatori casco, imbrago e set da ferrata.

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Escursione al Gran Pilastro (Hochfeiler) 3.510 m – Alpi dello Zillertal

 

Sabato 20 e domenica 21 agosto la SUSAT organizza un’escursione di due giorni con la salita alla cima del Gran Pilastro, 3510 metri, la massima elevazione delle Alpi Aurine (Alpi dello Zillertal).

 Si tratta di un’escursione impegnativa, che richiede un buon allenamento per i dislivelli da coprire in salita e in discesa nelle due giornate (992 metri in salita il primo giorno, 800 il secondo in salita e in discesa a cui si dovranno aggiungere gli altri 1000 metri per rientrare al punto di partenza in Val di Vizze: totale 800 metri in salita + 1792 metri in discesa il secondo giorno) e per rimanere nei tempi previsti come imprescindibile condizione di sicurezza (siamo sulla linea di confine, il tempo è soggetto a rapidi cambiamenti – chi ha partecipato alla gita ai laghi del Tumulo sa di cosa si parla).

Dal punto di vista delle difficoltà tecniche va tenuto conto che la salita alla cima del Gran Pilastro si svolge a quota elevata e sulla ripida rampa della cresta finale è ancora presente neve dura che richiede anche se per soli cento metri l’uso dei ramponi. E’quindi indispensabile avere piede fermo e abitudine a camminare anche su terreni impervi (sfasciumi).

 PROGRAMMA
1° giorno:
in autostrada fino a Vipiteno dove si imbocca la Val di Vizze. Si prosegue lungo la strada per il Passo di Vizze fino al terzo tornante, a 1718 metri – dove si parcheggia. Da qui ha inizio il sentiero (segnavia n. 1) che superando un dislivello di 1000 metri raggiunge in 3 ore il rifugio Gran Pilastro – Hochfeiler Hütte dell’AVS a quota 2710 metri sopra la vedretta del Gran Pilastro (Gliederferner). Risalendo la valle di Sottomonte dagli abeti si passa ai pascoli in quota per poi girare nella valle da cui si iniziano a scorgere le vette del Gran Pilastro e della Punta Bianca. Quasi in vista del rifugio si ammira sulla destra della valle la vedretta del Gliderferner. Poco prima di raggiungere il rifugio si supera un breve e facile tratto attrezzato con corde metalliche.

 2° giorno:
partenza di buon mattino dal rifugio e subito, al termine di un pendio, ci si dirige verso un tratto di roccette esposte attrezzato con funi di metallo che conduce ad una prima spalla che si segue a lungo verso destra procedendo poi su facili roccette. Si raggiunge poi una zona caratterizzata da una serie di lastre verticali da dove la traccia riprende a salire assai ripida. Si raggiunge una forcella da cui ci affaccia sulla vedretta sottostante. Da qui in avanti si segue la evidente cresta che conduce fino alla vetta. L’itinerario è interamente segnato e la difficoltà di questo ultimo tratto è legata alla sola presenza di neve o ghiaccio e alla necessità di procedere calzando i ramponi. Con passo fermo si rimontano i massi di roccia scistica e prestando attenzione nell’ultimo tratto più esposto e sempre innevato si raggiunge la grande croce posta sulla vetta. Con cautela ci affacceremo sulla vertiginosa parete nord e ammireremo il panorama che si allarga sui vasti ghiacciai delle alpi dello Zillertal. Il ritorno al rifugio avviene lungo lo stesso itinerario.

 INFORMAZIONI

Difficoltà: EE, terreno misto (neve ghiacciata) nel tratto finale della salita, dislivelli impegnativi in alta quota

 Dislivelli:
1°gg – 992 metri: da 1718 (parcheggio) a 2710 (rifugio)
2°gg – salita 800 metri: da 2710 (rifugio) a 3510 metri (vetta); discesa 800 + 992 metri fino al parcheggio

Tempi:
1°gg: salita 3 ore; 2°gg: salita 2h 30’ – 3h, discesa 4h 30’ – 5 ore in totale

 Ritrovo – partenza: Parcheggio Ex Zuffo ore 8.00 di sabato 20 agosto

 Iscrizioni:
entro le ore 14.00 di giovedì 18 agosto contattando Marco Benedetti tel. 339 8630448

ATTREZZATURE RICHIESTE
Ramponi, (picozza facoltativa), vanno bene i bastoncini se muniti di rotella larga (come per escursioni su neve), sacco lenzuolo per il pernottamento, tessera SAT, abbigliamento d’alta montagna (pantaloni corti solo fino al rifugio), guanti e berretto, occhiali da sole.

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Domenica 31 luglio escursione sul Monte Bruffione 2664 m – Gruppo dell’Adamello

Domenica 31 luglio  la SUSAT organizza un’escursione  nel gruppo dell’Adamello sul Monte Bruffione (2664).

Itinerario. Da Condino (Trento/Sarche/Tione) si prende deviazione per Brione, ci s’inoltra nella Valle Aperta fino alla omonima malga (1538 m.), dove si parcheggia l’auto.

Da qui si prende la strada forestale (segnavia SAT 257) fino a malga di Bondolo, poi si continua attraversando dei pascoli e salendo un ampio vallone tenendosi a sinistra (orografica) del torrente Giulis, fino ad arrivare nella zona chiamata dei “Grapperi” dove risalendo vari sbalzi si arriva alla cresta Sud e poi in breve tempo sulla cima del Monte Bruffione.

Per il ritorno si imboccherà il sentiero con segnavia SAT 251, arrivando fino a bocca di Remà, dove da qui si potrà ammirare il lago di Casinei. Si continua a scendere utilizzando una vecchia strada militare fino alla Sella di Bondolo, da qui si prende lo stesso sentiero di salita (segnavia SAT 257) fino al parcheggio.

Escursione interessante per la possibilità dal Monte Bruffione di osservare il settore meridionale del Gruppo dell’Adamello, non presenta particolari difficoltà.

Partenza: 1.538 m
Quota  massima raggiunta: 2.664 m
Dislivello: 1.100 m circa
Tempo di percorrenza dell’itinerario: 6.30 ore, circa
(3.30 ore salita, 3.00 ore discesa)

Ritrovo: parcheggio San Severino ore  7.00
Iscrizioni:  entro  le 12.00 di  sabato 30 luglio 2011
Informazioni e iscrizioni  Paolo Pezzedi  al 348/4942455 .

Pranzo al sacco, non ci sono punti d’appoggio lungo il percorso.
Si raccomanda la puntualità al ritrovo, visto il tragitto in macchina e l’escursione di per se facile, ma lunga.

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