Escursione del 27 e 28 settembre – Parco naturale delle Prealpi Carniche

Come previsto dal programma, per l’ultimo fine settimana di settembre è prevista un’escursione di due giorni in Friuli Venezia Giulia e per la precisione visiteremo il Parco naturale delle Prealpi Carniche.
Il programma prevede:

SABATO 27
Partenza da Trento e con mezzi privati raggiungeremo la zona della diga del Vajont, poco sopra Longarone, dove è prevista una sosta per visitare i luoghi che la sera del 9 ottobre 1963 furono teatro di una tragedia che sconvolse la sottostante valle del Piave e provocò quasi 2.000 vittime e la scomparsa di interi paesi. In base alle condizioni del tempo è prevista una visita all’abitato di Casso con la vista dall’alto del bacino di invaso e della diga. Successivamente imboccheremo la val Cimoliana per raggiungerne la testata e il parcheggio sottostante al rifugio Pordenone. Qui, lasciate la macchine (q. 1.163 m), percorreremo l’ampia spianata ghiaiosa del fondovalle lungo il sentiero 361 e seguendo la val Meluzzo si raggiungerà, in circa 3 ore di tranquilla camminata, la nostra meta, la casera Valbinon (Valmenon) a quota 1.776 m. Qui ceneremo e pernotteremo in autogestione: in cambio dell’ospitalità ci vengono richiesti dei piccoli lavoretti che svolgeremo la sera stessa (taglio e accatastamento legna).
La cena sarà tradizionale friuliana grazie alle sapienti doti culinarie di Lucia: frico con polenta, piatto vegetariano che si adatta a tutti! Pernottamento con sacco a pelo.

Casera Valbinon

DOMENICA 28
L’escursione domenicale prevede la chiusura ad anello dell’escursione iniziata il sabato, seguendo il tratto più caratteristico del Truoi dai sclops (sentiero delle genziane).
Da casera Valmenon (q. 1.776 ) si prosegue in salita lungo il sentiero 369 costeggiando il letto del torrente Valmenon, attraversando la piana di Campuros (q. 1.945 m). Si risale quindi nel vallone per forcella Val di Brica (q. 2.088 m). Ci si abbassa nella testata della val di Bricca per poi risalire fino alla forcella dell’Inferno (q. 2.175 m, punto più elevato della
traversata). Dopo aver raggiunto la forcella Fantolina alta (q. 2.110 ) si raggiunge il passo del Mus (q. 2.063 m). Da qui tutta discesa lungo la val di Guerra prima e val Postegae dopo per raggiungere il parcheggio. Tempo di percorrenza totale di circa 6 ore.

Si rientrerà quindi verso Trento con le macchine.

Tempi di percorrenza 3 ore circa il sabato e 6 ore circa la domenica
Difficoltà: EE
Ritrovo – partenza: Piazzale Zuffo, sabato mattina ore 8:00
Iscrizioni – informazioni: entro giovedì 25 settembre 2008; AE Gian Marco Richiardone o Paolo Pezzedi tel. SUSAT 348.8995520 con segreteria telefonica.
Quota di iscrizione: 10 euro a rimborso dell’assicurazione, dell’affitto della casera e delle spese per cena e colazione.
Pranzi per le due giornate al sacco a carico dei partecipanti.

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Domenica 31 agosto – Giro del Colbricon (Lagorai)

La Susat – Sezione Universitaria della SAT – organizza per domenica 31 agosto un’escursione nel gruppo del Lagorai attorno  a Cima Colbricòn

L’itinerario:
Da Predazzo in Val di Fiemme ci portiamo poco  sotto  Passo Rolle all’altezza di  Malga Rolle 1910 m. Da qui  si segue il  sentiero per i Laghi di  Colbricòn (30’). Dai  laghi raggiungiamo l’ intaglio  del  Passo di  Colbricon 1908 m  (10’). Da qui  ha  inizio il sentiero 349 che risale  alternando  tratti ripidi  a tratti con pendenze più  moderate i  contrafforti  settentrionali  di Cima Colbricon. Già  lungo questo  tratto  si possono osservare  i  resti di opere risalenti alla Grande Guerra. Raggiunto il grande  vallone che  sale a Forcella Colbricon – 2420 m – ci  si porta verso  sinistra  ai piedi della cima (1h 30’).
La salita alla cima  del  Colbricon  2602 m è  facoltativa: il terreno è più alpinistico, su  roccette appoggiate (I° grado) e richiede passo sicuro (40’ dalla  forcella). Da Forcella Colbricon  si prosegue in direzione di  Forcella Ceremana sul  versante occidentale della dorsale principale del Lagorai. In questo tratto  si incontrano   altri  manufatti militari. Superata con un scaletta  una parete verticale si  scende verso  forcella  Ceremana (tratto con cordino) dove sono  visibili tricee e resti  di baracche (30’ da forcella Colbricon). Dalla forcella   si  cala rapidamente sui prati sotto Punta Ces. Il tratto più  disagevole  del  sentiero è  quello  terminale  che corre lungo il tracciato  della  pista che scende da Punta Ces fin o al  fondovalle della Val Bonetta. Da qui si riprende un sentiero  più  comodo  che  in leggera salita risale al Passo del  Colbricon (1h 30’  da Forcella Ceremana)  e da qui  nuovamente a Malga Rolle (20’)

Località di partenza: Malga Rolle 1910 m
Arrivo: Forcella Colbricon  2420 m,  Cima Colbricon  2602 m
Dislivello: 800 m complessivi
Tempi di percorrenza: 2 h 30’ fino a Forcella Colbricon; 2h per il ritorno da Forcella Ceremana
Difficoltà: E – EE (salita alla cima)
Ritrovo – partenza: Piazzale S. Severino ore 7.00

Iscrizioni – informazioni: entro le 14 di sabato 30 agosto 2008; Marco Benedetti tel. SUSAT 348.8995520 con segreteria telefonica.

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Domenica 27 luglio – Val Gelada e sentiero attrezzato Vidi – Gruppo di Brenta

Escursione circolare in Val Gelada e lungo il sentiero Vidi nel Gruppo di Brenta

ITINERARIO

Da Campo Carlo Magno si raggiunge, in circa 20 minuti, la malga Mondifrà (q. 1.632 m). Lungo il sentiero SAT O334 saliremo, in 2 ore e mezza, lungo la Val Gelada, da cui è possibile ammirare uno stupendo panorama sulla Presanella.

Quasi in testata alla valle, poco prima di raggiungere la bocchetta dei Tre Sassi, a q. 2.473 m si incrocia il sentiero Costanzi (SAT O336) che ci porterà decisi verso sud, non prima di aver effettuato una puntata alla bocchetta stessa (q. 2.613 m) per ammirare il panorama verso la sottostante valle di Tovel. In un’oretta circa si raggiunge l’Orto della Regina (q. 2.522 m): un sentiero scende rapidamente verso il rifugio Graffer, ma noi imboccheremo il sentiero Vidi (SAT O390) che con alcuni tratti attrezzati ci porta (1 ora e mezza) sino al passo del Grostè (q. .446 m), passando su e giù lungo le cenge della Pietra Grande.

Dal passo Grostè si scende quindi dapprima al rifugio Graffer (30 minuti) e poi si rientra al passo Campo Carlo Magno (1 ora ca.).

Dislivello: circa 1.000 m
Tempi di percorrenza: 7 ore complessivo
Difficoltà: EE/EEA
Ritrovo – partenza: Piazzale S. Severino ore 7.00
Iscrizioni – informazioni: entro le 12 di sabato 26 luglio 2008
AE Gian Marco Richiardone tel. SUSAT 348.8995520 con segreteria telefonica.

Note: necessaria assenza di vertigini in quanto ci sono alcuni tratti esposti;
obbligatorio il kit da ferrata (imbrago, cordino con dissipatore e
moschettoni, casco). Pranzo al sacco

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Escursione 22 giugno – Lago di Casinei – Gruppo dell’Adamello

L’itinerario:
Da Condino si raggiunge Brione e da qui si prosegue lungo la forestale che percorre la Val Aperta fino al parcheggio di Malga Val Aperta (1537 m). Dalla Malga si segue inizialmente il sentiero SAT 257 “ Don Onorio Spada “ che raggiunge la Malga di Bondolo e la vicina Conca di Bondolo 1860 m Da qui si segue il sentiero SAT 258 che sale alla sella di Bondolo e quindi cala verso le Malga Clef e Malga Cleabà (1720 m) per risalire alla Bocca di Nova 1893 m. Da qui si prosegue fino ai Casinei di Nova 1959 m e con un ultimo tratto al Lago di Casinei 2059 m, ai piedi del Monte Bruffione. Il ritorno si svolge lungo il sentiero SAT 250 fino alla Sella di Remà dove si prende il sentiero 251 per la Sella di Bondolo e quindi di nuovo verso Malga Val Aperta.

Località di partenza: Parcheggio Malga Val Aperta 1537 m
Arrivo: Lago di Casinei 2059 m
Dislivello: 520 m
Tempi di percorrenza 3 h 30’ all’andata fino al lago, 2 h 30’ – 3 h ore per il ritorno
Difficoltà: E
Ritrovo – partenza: Piazzale S. Severino ore 8.00
Iscrizioni – informazioni: entro le 12 di sabato 21 giugno 2008; Marco
Benedetti tel. SUSAT 348.8995520 con segreteria telefonica

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Escursione 8 giugno – Cima parì – 1988 m. (alpi di Ledro)

L’itinerario:

Il percorso parte dal parcheggio di Malga Trat, poco sotto la Bocca di Trat 1580 m. e segue il sentiero SAT n. 413 che percorre la dorsale di cime in direzione est (verso la Rocchetta) sfruttando una serie di vecchie mulattiere militari.

Tutto il percorso fino a Bocca Giumella, è per lo più al di sopra della linea della vegetazione quindi molto aperto, panoramico e particolarmente interessante sia sotto l’aspetto naturalistico (ci troviamo in una zona classificata SIC) che storico (numerose testimonianza della Grande Guerra – fronte austriaco).

Dal rifugio Nino Pernici si prosegue in leggera salita per la Bocca di Saval 1740 m. Dalla Bocca di Saval lasciamo il sentiero per salire verso la Cima Parì 1988 m il punto più alto da raggiungere. Dalla Cima Parì si prosegue tra evidenti opere militari verso una selletta quindi procedendo lungo un vecchio camminamento si sale la Cima Sclapa 1887 m. Scendendo per un facile crinale si raggiunge Bocca Dromae 1675 m. Da qui è possibile salire ancora la facile Cima d’Oro 1802 m e scendere a Bocca Giumella 1410 m, quasi in prossimità di Cima Rocchetta. Il ritorno dallo stesso itinerario senza salire le cime.

Difficoltà: EE (tratti esposti)

Dislivello: 500 m

Tempi di percorrenza: 3 – 3,30’ h all’andata; 2 h per il ritorno

Ritrovo – partenza: Parcheggio Piazzale S. Severino ore 8.00

Iscrizioni – informazioni: entro le 12 di sabato 7 giugno; Marco Benedetti tel. Susat 348.8995520

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